Stefano Veneroni è attualmente Ricercatore presso l’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e scientifico moderno, ISPF, del CNR, presso la sede di Napoli, ed è impegnato nella revisione, implementazione e gestione dell’Inventario on-line del carteggio di Antonio Vallisneri, progetto scientifico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Vallisneri e dell’ISPF-CNR. È stato (a.a. 2021/2022) chargé de cours per il corso magistrale di Épistémologie presso la Faculté des Lettres (Science Po) de l’Institut Catholique de Paris (Assas), ricoprendo lo stesso ruolo anche nell’a.a. 2020/2021 per il corso magistrale di Épistémologie et Histoire des Sciences presso l’Université de Technologie de Compiègne, PSL - Paris Sciences Lettres, Alliance Sorbonne Université. È inoltre cultore della materia in Storia della Scienza presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale ed è dottore di Ricerca (PhD) in Filosofia presso l’Université Paris-Sorbonne (Paris IV) e l’Università degli Studi di Macerata, titolo conseguito (2015) in cotutela con una dissertazione sul primo scritto di Kant del 1746 (1749), dal titolo Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive (Mimesis 2019, 4 volumi). Ha ottenuto nel 2018 (2018-2022) e nel 2023 (2023-2027) la doppia Abilitazione scientifica francese (Qualification, Maître de conférences MCF) in Filosofia (CNU 17), e Storia della Scienza ed Epistemologia (CNU 72). Per Mimesis, ha curato nel 2019 (4 voll.) l’edizione critica commentata del primo scritto di Kant sulle forze vive del 1746 (1749) ed è autore di diversi articoli, quali ad esempio Osservazioni fisico-teoriche attorno al primo scritto di Kant sulle forze vive del 1746 («Physis», Olschki 2018) e L’Histoire du Droit et la question épistémologique fondamentale de la Science «classique». La méthodologie historique-critique dans la philosophie transcendantale de Kant (in N. Hakim, L’Histoire du Droit entre Science et Politique, Éditions de la Sorbonne 2019). Conduce le proprie ricerche attorno al tema degli “Scritti scientifici” di Kant in merito all’elaborazione del modello scientifico kantiano, volto al perseguimento di una descrizione sistematica dell’Universo in relazione alla legge di causalità, nei suoi molteplici rapporti rispetto all’evoluzione della Meccanica ‘classica’ ed al contesto scientifico della Fisica contemporanea, contraddistinto dal dualismo epistemologico, oggi sussistente, tra Meccanica quantistica e Relatività einsteiniana. Ha approfondito con particolare attenzione la storia del concetto di ‘forza’ in Kant e nella Storia della Fisica (Aristotele, Galileo, Leibniz, Newton, Kant ed Einstein), analizzato in relazione ai concetti afferenti di ‘energia’, ‘materia’, ‘spazio’, ‘tempo’ e ‘movimento’, ed il rapporto sussistente tra i primi scritti kantiani, comunemente definiti “pre-critici”, e le opere della cosiddetta maturità “critica”.