Articles by Stefano Marino

Stefano Marino

Stefano Marino è professore associato di Estetica presso l'Università di Bologna. Le sue ricerche vertono principalmente sull'ermeneutica filosofica, la teoria critica, la filosofia della musica e l'estetica della moda. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: le monografie "Aesthetics, Metaphysics, Language: Essays on Heidegger and Gadamer" (2015), "Aufklärung in einer Krisenzeit: Ästhetik, Ethik und Metaphysik bei Theodor W. Adorno" (2015), "La filosofia di Frank Zappa" (2014), "Gadamer and the Limits of the Modern Techno-scientific Civilization" (2011); le traduzioni dei libri di Th. W. Adorno, "Variazioni sul jazz" (2018), C. Korsmeyer, "Il senso del gusto" (2015) e H.-G. Gadamer, "Ermeneutica, etica, filosofia della storia" (2014) e "Che cos'è la verità" (2012); i volumi come co-curatore: "Kant's Critique of Aesthetic Judgment in the Twentieth Century" (in preparazione per il 2019), "Philosophical Perspectives on Fashion" (2016), "Theodor W. Adorno: Truth and dialectical experience" (2016), "Nietzsche nella Rivoluzione Conservatrice" (2015), "Filosofia e Popular Music" (2013), "Domandare con Gadamer" (2011). È inoltre batterista e ha suonato nelle band indie-rock e post-rock Mersenne e Negazione Determinata.


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La libertà è una forma di (in)disciplina: parte II

Intermezzo (semiserio) con intervista a Pat Mastelotto, e poi Stick Men live al Bravo Caffè di Bologna (1 marzo 2018).   E, in effetti, da qualche anno i King Crimson sono rinati come band o, volendo, il concetto/pensiero/atteggiamento/comportamento sintetizzato dal nome King Crimson si è reincarnato in una nuova “line-up”, definita da Fripp come “the…

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Bologna Jazz Festival 2016

Come già riferito circa un anno fa in occasione di un mio articolo per “Scenari” sul medesimo evento che prenderò in considerazione anche qui (cioè il Bologna Jazz Festival 2015, nel caso del precedente articolo, e l’edizione 2016 nel caso del presente contributo), com’è consuetudine ormai da diverse stagioni anche quest’anno Bologna si è trasformata…

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Lo spirito e/è il corpo: Leonard Cohen in memoriam.Parte II

Parte II.   Volendo condensare invece in una sola espressione l’universo poetico-musicale del secondo brano, Paper-Thin Hotel, parlerei di “Gemito nella penetrazione, emancipazione dalla gretta autoconservazione ed elevazione dello spirito”. La scena è la stessa del brano precedente, una camera d’albergo, anzi due in questo caso. Qui, infatti, il protagonista, l’io narrante, non è impegnato…

Scenari. Il settimanale di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni Visita anche Mimesis-Group.com // ISSN 2385-1139